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giovedì 1 luglio 2010

Il consigliere e la serata a trans e coca: dopo il festino fa comizio al balcone


Pier Paolo Zaccai (Pdl) ha urlato frasi sconnesse e improvvisato un comizio, poi si è sentito male. Il coordinatore regionale Piso: «Sospeso dal partito»

ROMA - Un consigliere Pdl della Provincia di Roma, Pier Paolo Zaccai è stato ricoverato alle tre di notte in stato confusionale all'ospedale Grassi di Ostia dopo aver partecipato a un festino a base di cocaina e sesso, al quale erano presenti alcuni trans. L'uomo, le cui condizioni di salute non destano preoccupazioni, ha lasciato l'ospedale in tarda mattinata dopo aver rifiutato i test tossicologici. Secondo quanto si apprende da fonti sanitarie, Zaccai ha riportato una contusione al ginocchio per la quale ha dichiarato di essere caduto dalle scale. «In attesa di comprendere meglio le dinamiche che hanno portato al ricovero in ospedale del consigliere provinciale del Pdl Pier Paolo Zaccai, riteniamo opportuno sospendere cautelativamente dal partito il consigliere in questione» ha dichiarato Vincenzo Piso, coordinatore regionale del Pdl del Lazio.

IL RACCONTO - A svelare il retroscena della serata sarebbe stato uno dei trans partecipanti al festino, che ha riferito l’accaduto alle forze dell’ordine. Il consigliere si sarebbe affacciato in uno stato confusionale dal balcone della casa nella quale si stava svolgendo il festino - sembra di proprietà del transessuale in via Manlio Torquato, nel quartiere Appio-Tuscolano - urlando frasi sconnesse e improvvisando un comizio. Intanto la Polizia del commissariato Appio sta indagando: un trans, probabilmente sudamericano, per il quale si sta valutando anche la regolarità della permanenza in Italia, è stato interrogato e anche il consigliere provinciale Pier Paolo Zaccai verrà ascoltato.


CHI E' IL CONSIGLIERE - Pier Paolo Zaccai ha 42 anni e ha iniziato l'attività politica giovanissimo a Ostia, che si può considerare il suo piccolo «feudo« elettorale. Nato a Roma il 19 aprile del 1968, Zaccai inizia la sua carriera politica all'età di 17 anni, aderendo al Fronte della Gioventù, formazione della destra giovanile da cui ha avuto origine Azione Giovani. Aderisce all'età di 21 anni al Movimento Sociale Italiano e si candida per la prima volta a 25 anni nel 1993, con lo stesso movimento, risultando eletto con 307 preferenze individuali nella Circoscrizione XIII di Roma.


LA CARRIERA POLITICA - Eletto 4 volte consecutivamente nella XIII Circoscrizione del Comune di Roma, denominata dal 2001 Municipio Roma XIII, la prima per l'Msi e poi dal 1995 per Alleanza Nazionale, partito per il quale ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio Municipale dal 2004 al 2006, il primo di destra ad Ostia nella storia della Repubblica Italiana. Nel 2008 si candida alla Provincia di Roma nel collegio Roma XV per il Gruppo Pdl, ottenendo 33.778 voti e entrando in consiglio provinciale dopo le dimissioni di Alfredo Antoniozzi. Ha compiuto studi universitari presso la Sapienza di Roma, laureandosi in psicologia, con tesi di laurea in psichiatria sul tema del suicidio in adolescenza. Attualmente è amministratore di una società di consulenza a Ostia Lido, vice presidente di una cooperativa edilizi e socio fondatore della fondazione «I Cavalieri di Anco Marzio» che opera in ambito cattolico. Nella consigliatura 2001-2006 è stato Presidente della Commissione Bilancio, Decentramento e Rapporti Istituzionali, nonché delegato alla sicurezza sociale, urbana e ambientale.

LA TESTIMONIANZA DELLO STUDENTE - «Sono stato svegliato intorno alle 6 dalle urla di un uomo affacciato dal balcone al primo piano del palazzo di fronte. Quel politico gridava disperato: "Aiuto, aiuto mi hanno incastrato". Ha svegliato tutto il vicinato». A parlare è Michele, studente fuori sede, che abita al palazzo di via Manlio Torquato in zona Appio dove il consigliere provinciale Pier Paolo Zaccai è stato soccorso. «Indagavo sui trans e perciò mi hanno incastrato - farneticava il consigliere - poi quattro o cinque trans hanno preso pc e altri oggetti e sono scappati prima dell'arrivo della polizia». Lungo le stradine limitrofe parecchi bar e negozi. Tra questi una lavanderia che alle 6 aveva appena aperto. «L'ho sentito urlare disperato - ha raccontato la titolare - pensavo l'avessero picchiato. Qui c'é sempre un via vai di transessuali, almeno una ventina in zona, e di macchinoni di grossa cilindrata». Poi la donna, riferendosi al caso Marrazzo, dice: «Vabbè una volta per uno non fa male a nessuno».


fonte: http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_luglio_1/festino-trans-1703302915846.shtml

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