Cerca nel blog
martedì 7 dicembre 2010
Julian Assange arrestato a Londra Hacker attaccano siti anti-Wikileaks
LONDRA - Julian Assange è stato arrestato in Gran Bretagna. Si è presentato questa mattina alle 9:30 a Londra ad una stazione di polizia, dove è stato preso in consegna dagli agenti. Contro di lui è stato emesso un mandato di cattura internazionale, per il presunto stupro, in Svezia, di due donne. Il fondatore di WikiLeaks ha sempre negato le accuse e ora, dopo essere interrogato dalla polizia britannica, dovrà apparire davanti ai magistrati della corte di Westminster. Il suo legale aveva fatto sapere già da ieri che era in corso una trattativa con Scotland Yard. I suoi sostenitori, però, non si fermano: un network di hacker ha organizzato un attacco informatico contro PayPal e Postfinance, che hanno bloccato i finanziamenti al sito.
Pirati informatici contro Paypal e Postfinance. "La banca svizzera (PostFinance) che ha chiuso il conto a Assange è stata tirata giù oggi con un Ddos attack (negazione del servizio, lo stesso lanciato in più occasioni contro i domini di Wikileaks in questi giorni)", recita un annuncio del gruppo su Twitter. Qualche ora prima, un altro assalto informatico era stato lanciato contro PayPal, sempre dal gruppo, denominato Operation Payback, operazione "resa dei conti". Le due società non hanno confermato la notizia.
Su Twitter, il gruppo aveva annunciato con anticipo "l'ora X" invitando i membri a "fare fuoco" al momento convenuto. Operation Payback è un gruppo hacker
di "difensori della pirateria informatica" nato per rispondere ai tentativi di oscurare Torrent e altri programmi di condivisione dei file in rete messi in atto da "hacker pagati dalle aziende" per tutelare il copyright.
Mastercard sospende i finanziamenti. Dopo Paypal, anche Mastercard ha interrotto i finanziamenti al sito di Assange."MasterCard si sta attivando perché WikiLeaks non possa più accettare i prodotti a marchio MasterCard", ha detto un portavoce, spiegando che la decisione è destinata a limitare ulteriormente le fonti di reddito di WikiLeaks. Le finanze dell'organizzazione sono state sistematicamente attaccate nelle ultime ore: le autorità svizzere hanno chiuso un conto corrente utilizzato da Julian Assange mentre PayPal ha limitato in maniera permanente l'account utilizzato dal gruppo. La risposta di Wikileaks è stata quella di sollecitare le richieste di finanziamento con l'appello: "manteneteci forti".
Il legale di Assange: Trattiamo la resa. Ieri, l'avvocato inglese del fondatore di WikiLeaks, Mark Stephens, ha fatto sapere di essere in contatto con Scotland Yard 1 per organizzare l'interrogatorio del giornalista australiano, aggiungendo che l'incontro dovrebbe avvenire "a breve". Altre fonti avevano riferito al quotidiano Guardian che Assange sarebbe dovuto comparire oggi davanti a una corte di giustizia per discutere della cauzione.
Secondo il quotidiano britannico, il fondatore di WikiLeaks avrebbe chiesto ai suoi sostenitori di farsi garanti per lui e di raccogliere una cauzione stimata tra le 100.000 e le 200.000 sterline. Assange crede di aver bisogno di almeno sei persone come garanti. Negli ultimi giorni, il giornalista avrebbe confidato ad alcuni amici di essere convinto del ruolo svolto dagli Stati Uniti in tutta la sua vicenda giudiziaria.
Appello pro-Assange, firma anche Chomsky. Mentre le rivelazioni del sito emerse dai dispacci riservati della diplomazia Usa continuano ad alimentare feroci polemiche, un gruppo di intellettuali, fra cui Noam Chomsky, ha firmato una lettera in favore di Assange, diretta al premier australiano, Julia Gillard. Chomsky, docente di linguistica al MIT (Massachusetts Institute of Technology), molto critico con la politica estera statunitense, si è unito a un gruppo di decine di esponenti del mondo intellettuale australiano (scrittori, giornalisti e avvocati). I firmatari si dicono "gravemente preoccupati" per la sicurezza del 39enne australiano e chiedono al governo di affermare pubblicamente l'impegno a tutelare la libertà di comunicazione e i diritti fondamentali di Assange. La lettera aperta chiede anche al premier di fornire sostegno ad Assange e di "compiere tutto quanto in suo potere per garantire che vengano rispettati i diritti fondamentali" del fondatore di WikiLeaks nei procedimenti giudiziari che lo riguardano.
fonte: repubblica.it
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento