Cerca nel blog

martedì 13 aprile 2010

Calciopoli, la Procura non si oppone all'acquisizione delle nuove telefonate


Gli avvocati di Moggi al contrattacco:
«Anche Facchetti parlava di griglie».
Prossima udienza fissata il 20 aprile
NAPOLI
Mentre un gruppo di tifosi juventini, provenienti dalla provincia manifestava con striscioni davanti alla sede del Tribunale di Napoli, in Aula la difesa dell’ex dg della Juve, Luciano Moggi, principale imputato di Calciopoli, ha chiesto alla nona sezione del Tribunale la trascrizione di 75 telefonate ritenute "inedite" ed esaminate dai propri consulenti.

Il pubblico ministero Giuseppe Narducci, in chiusura della udienza, comunque precisato che la Procura non si oppone all’acquisizione «in modo che possono essere vivaddio trascritte fedelmente e potremo così ragionare su dati veritieri». Tra le telefonate trascritte dalla difesa di Moggi che ne ha chiesto l’acquisizione al Tribunale di Napoli vi è anche una telefonata di condoglianze all’ex presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti, per la morte della sorella, nonchè una telefonata che Bergamo fa a un dirigente del Bologna per ottenere un numero di telefono dell’allenatore Mazzone richiestogli da un giornalista.

Secondo quanto affermato da uno dei legali di Moggi, Paolo Trofino, anche l’allora presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti, parlava di griglie arbitrali. È quanto emerso da una domanda che l’avvocato ha rivolto al colonnello dei carabinieri, Attilio Auricchio, che ha condotto le indagini su Calciopoli. L’avvocato Trofino ha citato una telefonata, che non appartiene a quelle già trascritte e contenute nelle informative, del 26 novembre 2004 in cui il dirigente nerazzurro conversa con l’ex designatore Paolo Bergamo e nelle quali lo stesso Facchetti chiedeva di inserire nella griglia arbitrale l’internazionale Pierluigi Collina. «La conversazione tra Bergamo e Facchetti - ha replicato Auricchio - è stata registrata e trascritta ma non è nell’informativa perchè non è stata considerata investigativamente utile».

L’aula 216, dove si è svolta l’udienza, era gremita di giornalisti e fotoreporter. Tra gli imputati presenti c'erano l’ex designatore degli arbitri, Pierluigi Pairetto, e le ex giacchette nere De Santis e Bertini. Dal canto suo Luciano Moggi non ha rilasciato dichiarazioni. «Non parlo - ha detto - oggi parleranno solo i miei avvocati. E poi - ha aggiunto scherzando - oggi ho un pò di raucedine e non posso sforzare la gola». L’udienza è poi stata rinviata al prossimo 20 aprile. In quell’occasione sarà ascoltato come teste l’allenatore del Chelsea, Carlo Ancelotti. Nel corso dell’udienza odierna, oltre ad aver ascoltato il colonnello dei Carabinieri Attilio Auricchio, è stata la volta dell’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo che ha desiderato rendere dichiarazioni spontanee in merito ai fatti che lo vedono coinvolto. I pubblici ministeri, tra cui Giuseppe Narducci, hanno inoltre annunciato di non volersi opporre all’acquisizione di nuovi atti processuali come le 75 intercettazioni telefoniche presentate dai difensori dell’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi. Conversazioni telefoniche che non erano state trascritte nel fascicolo che ha portato all’imputazione di Moggi e di altri 23 indagati.

fonte: http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/201004articoli/26308girata.asp

Nessun commento:

Posta un commento