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giovedì 6 maggio 2010

41 posti riservati a disabili per la finale di Madrid


La richiesta va inviata entro le 18 di venerdì 14 maggio. Per l'Uefa si sarebbe dovuto prenotare entro il 19 marzo, prima di sapere se la squadra ci sarebbe arrivata.

L’Inter si è mossa davvero, e subito. La notizia è clamorosa e positiva, esistono, al momento, 41 biglietti disponibili, 32 per persone disabili in sedia a rotelle, 9 per persone disabili deambulanti. La notizia è pubblicata nel sito dell’Inter, con la raccomandazione di inviare la richiesta da oggi (giovedì 6 maggio), fino alle 18 di venerdì 14 maggio. Pochi? Certo, rispetto al numero dei tifosi disabili dell’Inter può sembrare che questo numero sia esiguo, ma tenendo conto dell’accessibilità del Santiago Bernabeu, 75 posti per le sedie a rotelle, ampliati di trenta posti nelle ultime ore, si capisce che questo plafond non è niente male. E se queste informazioni arrivano così tempestive, ho la sensazione che il merito, almeno in piccolissima misura, sia anche della nostra sollecitazione lanciata in primis attraverso Corriere.it. Ecco la notizia.

LA RETE SUL WEB E NON SOLO - Grande è stata la mobilitazione sul web, i messaggi su Facebook, il passaparola nei blog e nei siti Internet, l’attenzione delle radio e delle televisioni. Per alcuni giorni anche questo aspetto, apparentemente minore, ha trovato una visibilità insperata. Resta sorprendente l’intero meccanismo della Uefa, che formalmente consente di inoltrare la richiesta di accredito per disabili alla finale di Champions entro il 19 marzo, e questa informazione, lungi dall’essere facilmente raggiungibile dal pubblico, la si trova frugando nelle Faq, ossia nelle domande frequenti: l’unico link che ho trovato, relativo a questa edizione, è il seguente.

LE PROCEDURE E LA SOSTANZA - .Dunque i posti per gli spettatori disabili dovrebbero essere richiesti molto prima di sapere se la propria squadra accede alla finale. Mi sembra un ragionamento sorprendente, se si tiene conto delle difficoltà oggettive per le persone con disabilità di organizzare e prevedere un viaggio, senza neppure sapere se la squadra del cuore arriverà in finale. Penso che questo meccanismo debba essere rivisto dalla Uefa, e in ogni caso le informazioni devono essere accessibili, con chiarezza, sin dalla homepage del sito. Non solo: la finale di Champions League deve essere assegnata solo a società il cui stadio presenti condizioni di accessibilità adeguate ai criteri stabiliti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Non è una esagerazione: uno stadio a misura di tutti è più sicuro, più accogliente, più amichevole. Intanto registro con soddisfazione questa nostra piccola grande vittoria… Sperando di andare a Madrid!

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