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martedì 16 novembre 2010

Avetrana, ombre sul nipote di Misseri Il fratello di Sarah contatta Lele Mora


È terminato dopo oltre tre ore l’interrogatorio di Cosimo Cosma, meglio conosciuto come Mimino, nipote di Michele Misseri, che il 26 agosto scorso, data della scomparsa di Sarah Scazzi, ha incrociato molte telefonate con lo zio. Gli inquirenti vogliono capire se l’uomo era sul luogo dell’occultamento del cadavere, così come sospettano, oppure se, come ha sempre sostenuto lo stesso, era a casa sua e si è solo sentito con Michele Misseri, come in una normale conversazione tra zio e nipote. È un’attività investigativa che prosegue e che si aggiorna di ora in ora perché gli inquirenti vogliono riuscire a chiudere il cerchio nel più breve tempo possibile e ricostruire con esattezza gli ultimi minuti e soprattutto il momento della morte della quindicenne di Avetrana.

Venerdì l’incidente probatorio a cui sarà sottoposto Michele Misseri - l’uomo reo confesso che ha chiamato in correità la figlia Sabrina - potrebbe dare il là alle indagini blindando una volta per tutte le dichiarazioni che l’uomo continua a rendere davanti ai magistrati e che potrebbero consentire di chiudere definitivamente il caso. Non è escluso che per questo motivo nella giornata di domani e di dopodomani gli inquirenti e gli investigatori possano sentire altre persone già interrogate per chiudere definitivamente il quadro indiziario e presentarsi così all’appuntamento con il Gip Martino Rosati in situazione di vantaggio. Lo stesso Gip ha convocato per le ore 12 di venerdì nella cappella del carcere di Taranto, l’unica sala che può contenere tante persone che hanno titolo a partecipare all’udienza che si può definire decisiva.

Intanto il fratello di Sarah Scazzi "bussa alla porta" di Lele Mora per fare tv. «Sto a Milano e ho chiesto a Mora se aveva in mente qualcosa per me. Non mi dispiacerebbe la televisione», ha dichiarato al settimanale Oggi, in edicola da domani, Claudio Scazzi, che ha incontrato il notissimo agente dello spettacolo. «Credo di avere delle potenzialità e per questo mi sono rivolto a Mora. Se non lo sa lui cosa farmi fare...», dice il ragazzo. A Oggi, Claudio nega di voler tentare la strada dello spettacolo cavalcando la popolarità raggiunta a causa di una tragica storia di cronaca: «A un'agenzia di Torino, che mi proponeva di diventare il nuovo Azouz Marzouk (la cui famiglia fu sterminata nella strage di Erba) ho già detto no».

E non nasconde la delusione per la risposta di Lele Mora: «Dice che non vado bene, non sono fatto per la Tv». Mora si sarebbe detto disponibile, durante i suoi eventi, a consentire al giovane di presentare il progetto di un canile da realizzare in memoria di Sarah e di raccogliere fondi. Secondo il settimanale, la bocciatura che il «professor» Mora ha pronunciato sul suo futuro televisivo non avrebbe convinto Claudio Scazzi. Che, accompagnato dal padre e da un legale, avrebbe visitato altre agenzie milanesi.

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